“libriamo ne’ lieti calici”
Cormòns
Dialoghi letterari
venerdì 20 settembre ore 18.30
Azienda Borgo SanDaniele via San Daniele 28
La rivoluzione è una farfalla. Sessantotto friulano e dintorni di Paolo Medeossi Gaspari Editore
dialogano con l’autore gli studenti del Polo Liceale di Gorizia
a seguire brindisi offerto dall’Azienda Borgo SanDaniele
Udine, la Carnia, Cividale, Trieste, Pordenone, Gorizia, Monfalcone, Grado, e poi Roma, Milano, Parigi, Praga, Londra, Berkeley, il mondo... Le distanze si annullarono e un'intera generazione, improvvisamente e dovunque, non volle più replicare ciò che erano i genitori, i professori, insomma quelli oltre i 30 anni, cambiando tutto e facendosi sentire per la prima volta. Joan, la Piccola Principessa arrivata dal nulla, è la compagna di viaggio impensata e inattesa, quindi necessaria, per spiegare ciò che accadde. Il racconto di Joan (intessendo flash, musica, libri, suggestioni varie) si rivolge ai sedicenni di oggi e a coloro che lo sono stati, senza ricordarselo più. Gaspari Editore
Paolo Medeossi Per anni giornalista del Messaggero Veneto, nel corso delle sue incursioni nei territori friulani ha scoperto e accompagnato alcuni dei poeti più espressivi della nostra epoca, tra cui Federico Tavan e Pier Luigi Cappello. È autore di La città che inizia per U (Bottega Errante 2017).
venerdì 27 settembre ore 18.30
Azienda Magnàs via Corona, 47
La veglia di Ljuba di Angelo Floramo Bottega Errante
Musica con “Le fil rouge”, Paolo Trapani,
Emiliano Schiavone, Aldo Comar e Raoul Nadalutti
dialogano con l’autore gli studenti del Polo Liceale di Gorizia
a seguire brindisi offerto dall’Azienda Magnàs
La storia si snoda dagli anni Trenta del secolo scorso al 2013 e lo spunto autobiografico rimane il pretesto per raccontare la storia di una regione complessa, plurale e meticcia, sovranazionale, in cui il Friuli si interseca al Carso sloveno, ai villaggi dell’Istria profonda, passando attraverso le pagine nere del Fascismo e della Guerra, l’occupazione titina, Trieste e la provincia di Udine, il difficile ma affascinante dopoguerra jugoslavo. E poi il boom economico dei favolosi anni Sessanta, la contestazione giovanile e gli anni di piombo, l’emergenza del terremoto e la ricostruzione, l’insegnamento e l’impegno nel sociale sempre dalla parte degli emarginati. Alla base di tutto c’è la voglia di raccontare una vita intensa, quella di un esule per vocazione più che per destino, convintamente fuori dagli schemi, capace di fare del suo sentire lo specchio del tempo che ha attraversato. Il racconto trova la sua forza in un soliloquio intimo e tormentato, un flusso di coscienza del narratore nelle insostenibili ore della veglia e dell’attesa, l’insonne attraversata notturna dell’ultima notte del protagonista, all’ospedale di San Daniele. Tra le sette della sera e la telefonata prima della luce. Bottega Errante
Angelo Floramo è nato a Udine nel 1966. Insegna Storia e Letteratura al Magrini Marchetti di Gemona ed è ancora convinto che malgrado tutto sia il mestiere più bello del mondo. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico. Con Balkan Circus (Ediciclio-Bottega Errante 2013, due edizioni, finalista al premio “Albatros di Letteratura di viaggio”), Guarneriana Segreta (Bottega Errante 2015, finalista al premio Latisana Nordest) e L’osteria dei passi perduti (Bottega Errante 2017) ha sperimentato con gusto le vie della narrazione. Storie segrete della storia del Friuli, Newton Compton, 2018
venerdì 4 ottobre ore 18.30
Trattoria La Subida di Sirk via Subida 52
La ragazza di Chagall di Antonella Sbuelz Forum Editrice
dialogano con l’autore gli studenti del Polo Liceale di Gorizia
a seguire brindisi offerto da La Subida di Sirk
"Trieste, 18 settembre 1938: dalla piazza dell’Unità Mussolini annuncia al Paese la promulgazione delle leggi razziali, lacerando una città multietica e multiculturale. Mentre molti, nell’acuirsi di angoscia e di tensione, si vedono costretti a nascondersi, a procurarsi documenti falsi e a mettersi in salvo lontano, Lea opta per la scelta opposta: con dignità e determinazione assolute dichiara al mondo la sua identità ebraica, riscoperta di fronte al pericolo e rifatta propria, fieramente, nel momento dell’estrema fragilità. La scelta di Lea avrà più volti: quello del libero pensiero e quello di azioni coraggiose, accompagnate dalla trasmissione etica di una singolare eredità. Nel frattempo, Lea lenisce i corpi di chi ama col suo armamentario schierato: pentole e schiumarole, pestelli e ramaioli, stampi da dolce e colini. Non ha mai cucinato così tanto come a leggi appena emanate. Tutta presa a sbucciare o pelare, a impastare o sgranare o mescolare, sembra tesa a riempire i nuovi vuoti con cibi via via più elaborati: zampetti di agnello, buricchi, il dolce pasquale con la frutta, vassoi di festoni di Purim. Ma la coerenza pretende spesso prezzi alti: la famiglia di Lea ne uscirà a pezzi. Sarà Amalia, appena adolescente, a raccogliere l’eredità di nonna Lea e a portarla con sè, in una lunga traversata sui mari. Giugno 1940: l’Italia si prepara a entrare in guerra. Alla stazione marittima di Trieste, Amalia si imbarca sulla Saturnia, che fa rotta verso l’Argentina. Porta una Laica al collo, la custodia di un violino in mano,
la fatica di crescere nel corpo e una nuova assenza nel cuore, che poco a poco svelerà i suoi perché. La attende un viaggio pieno di sorprese. La sorpresa più grande sarà Folco, che nasconde un incarico segreto e il peso ingombrante di un padre “sollevato” dalla docenza in quanto ebreo. I sette giorni di navigazione basteranno a stravolgere le vite di Folco e di Amalia, a fonderne slanci e sensualità, a trasformarli in un uomo e una donna capaci di dar forma al desiderio e di proiettarsi nel futuro. Nel frattempo, in una piccola isola di confino, due donne fanno i conti col passato e scontano la libertà delle proprie idee, mentre va maturando un omicidio che sarà l’estrema forma di riscatto di un legame pulito e perduto. Quattro esistenze destinate a incrociarsi, a contaminarsi nel profondo, a fondere sogni privati e utopie collettive, a comporre un unico destino. Indagando innocenza e disincanto, tradimento e perdono, La ragazza di Chagall approda a finale imprevisto e struggente, che è un atto di fiducia nella vita riscattata dall’amore, nel futuro restituito all’umanità." Forum Editrice
Antonella Sbuelz è scrittrice, poetessa e docente. Tra i suoi romanzi Greta Vidal (Frassinelli 2009), La fragilità del leone (Forum editrice 2016). Tra le ultime raccolte poetiche La misura del vicino e del lontano (Raffaelli 2016), La prima volta delle cose (Culturaglobale 2016). Per le sue raccolte poetiche e i suoi romanzi storici ha ricevuto una ventina di Premi. I suoi libri sono stati analizzati nell’ambito di convegni universitari anglosassoni e americani quali esempi di narrativa storica italiana; alcuni sono stati tradotti in inglese, francese e croato. Insegna presso il liceo Malignani di Udine, conduce laboratori di scrittura creativa, collabora con riviste culturali e continua a occuparsi di microstoria.
Cormòns
Dialoghi letterari
venerdì 20 settembre ore 18.30
Azienda Borgo SanDaniele via San Daniele 28
La rivoluzione è una farfalla. Sessantotto friulano e dintorni di Paolo Medeossi Gaspari Editore
dialogano con l’autore gli studenti del Polo Liceale di Gorizia
a seguire brindisi offerto dall’Azienda Borgo SanDaniele
Udine, la Carnia, Cividale, Trieste, Pordenone, Gorizia, Monfalcone, Grado, e poi Roma, Milano, Parigi, Praga, Londra, Berkeley, il mondo... Le distanze si annullarono e un'intera generazione, improvvisamente e dovunque, non volle più replicare ciò che erano i genitori, i professori, insomma quelli oltre i 30 anni, cambiando tutto e facendosi sentire per la prima volta. Joan, la Piccola Principessa arrivata dal nulla, è la compagna di viaggio impensata e inattesa, quindi necessaria, per spiegare ciò che accadde. Il racconto di Joan (intessendo flash, musica, libri, suggestioni varie) si rivolge ai sedicenni di oggi e a coloro che lo sono stati, senza ricordarselo più. Gaspari Editore
Paolo Medeossi Per anni giornalista del Messaggero Veneto, nel corso delle sue incursioni nei territori friulani ha scoperto e accompagnato alcuni dei poeti più espressivi della nostra epoca, tra cui Federico Tavan e Pier Luigi Cappello. È autore di La città che inizia per U (Bottega Errante 2017).
venerdì 27 settembre ore 18.30
Azienda Magnàs via Corona, 47
La veglia di Ljuba di Angelo Floramo Bottega Errante
Musica con “Le fil rouge”, Paolo Trapani,
Emiliano Schiavone, Aldo Comar e Raoul Nadalutti
dialogano con l’autore gli studenti del Polo Liceale di Gorizia
a seguire brindisi offerto dall’Azienda Magnàs
La storia si snoda dagli anni Trenta del secolo scorso al 2013 e lo spunto autobiografico rimane il pretesto per raccontare la storia di una regione complessa, plurale e meticcia, sovranazionale, in cui il Friuli si interseca al Carso sloveno, ai villaggi dell’Istria profonda, passando attraverso le pagine nere del Fascismo e della Guerra, l’occupazione titina, Trieste e la provincia di Udine, il difficile ma affascinante dopoguerra jugoslavo. E poi il boom economico dei favolosi anni Sessanta, la contestazione giovanile e gli anni di piombo, l’emergenza del terremoto e la ricostruzione, l’insegnamento e l’impegno nel sociale sempre dalla parte degli emarginati. Alla base di tutto c’è la voglia di raccontare una vita intensa, quella di un esule per vocazione più che per destino, convintamente fuori dagli schemi, capace di fare del suo sentire lo specchio del tempo che ha attraversato. Il racconto trova la sua forza in un soliloquio intimo e tormentato, un flusso di coscienza del narratore nelle insostenibili ore della veglia e dell’attesa, l’insonne attraversata notturna dell’ultima notte del protagonista, all’ospedale di San Daniele. Tra le sette della sera e la telefonata prima della luce. Bottega Errante
Angelo Floramo è nato a Udine nel 1966. Insegna Storia e Letteratura al Magrini Marchetti di Gemona ed è ancora convinto che malgrado tutto sia il mestiere più bello del mondo. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico. Con Balkan Circus (Ediciclio-Bottega Errante 2013, due edizioni, finalista al premio “Albatros di Letteratura di viaggio”), Guarneriana Segreta (Bottega Errante 2015, finalista al premio Latisana Nordest) e L’osteria dei passi perduti (Bottega Errante 2017) ha sperimentato con gusto le vie della narrazione. Storie segrete della storia del Friuli, Newton Compton, 2018
venerdì 4 ottobre ore 18.30
Trattoria La Subida di Sirk via Subida 52
La ragazza di Chagall di Antonella Sbuelz Forum Editrice
dialogano con l’autore gli studenti del Polo Liceale di Gorizia
a seguire brindisi offerto da La Subida di Sirk
"Trieste, 18 settembre 1938: dalla piazza dell’Unità Mussolini annuncia al Paese la promulgazione delle leggi razziali, lacerando una città multietica e multiculturale. Mentre molti, nell’acuirsi di angoscia e di tensione, si vedono costretti a nascondersi, a procurarsi documenti falsi e a mettersi in salvo lontano, Lea opta per la scelta opposta: con dignità e determinazione assolute dichiara al mondo la sua identità ebraica, riscoperta di fronte al pericolo e rifatta propria, fieramente, nel momento dell’estrema fragilità. La scelta di Lea avrà più volti: quello del libero pensiero e quello di azioni coraggiose, accompagnate dalla trasmissione etica di una singolare eredità. Nel frattempo, Lea lenisce i corpi di chi ama col suo armamentario schierato: pentole e schiumarole, pestelli e ramaioli, stampi da dolce e colini. Non ha mai cucinato così tanto come a leggi appena emanate. Tutta presa a sbucciare o pelare, a impastare o sgranare o mescolare, sembra tesa a riempire i nuovi vuoti con cibi via via più elaborati: zampetti di agnello, buricchi, il dolce pasquale con la frutta, vassoi di festoni di Purim. Ma la coerenza pretende spesso prezzi alti: la famiglia di Lea ne uscirà a pezzi. Sarà Amalia, appena adolescente, a raccogliere l’eredità di nonna Lea e a portarla con sè, in una lunga traversata sui mari. Giugno 1940: l’Italia si prepara a entrare in guerra. Alla stazione marittima di Trieste, Amalia si imbarca sulla Saturnia, che fa rotta verso l’Argentina. Porta una Laica al collo, la custodia di un violino in mano,
la fatica di crescere nel corpo e una nuova assenza nel cuore, che poco a poco svelerà i suoi perché. La attende un viaggio pieno di sorprese. La sorpresa più grande sarà Folco, che nasconde un incarico segreto e il peso ingombrante di un padre “sollevato” dalla docenza in quanto ebreo. I sette giorni di navigazione basteranno a stravolgere le vite di Folco e di Amalia, a fonderne slanci e sensualità, a trasformarli in un uomo e una donna capaci di dar forma al desiderio e di proiettarsi nel futuro. Nel frattempo, in una piccola isola di confino, due donne fanno i conti col passato e scontano la libertà delle proprie idee, mentre va maturando un omicidio che sarà l’estrema forma di riscatto di un legame pulito e perduto. Quattro esistenze destinate a incrociarsi, a contaminarsi nel profondo, a fondere sogni privati e utopie collettive, a comporre un unico destino. Indagando innocenza e disincanto, tradimento e perdono, La ragazza di Chagall approda a finale imprevisto e struggente, che è un atto di fiducia nella vita riscattata dall’amore, nel futuro restituito all’umanità." Forum Editrice
Antonella Sbuelz è scrittrice, poetessa e docente. Tra i suoi romanzi Greta Vidal (Frassinelli 2009), La fragilità del leone (Forum editrice 2016). Tra le ultime raccolte poetiche La misura del vicino e del lontano (Raffaelli 2016), La prima volta delle cose (Culturaglobale 2016). Per le sue raccolte poetiche e i suoi romanzi storici ha ricevuto una ventina di Premi. I suoi libri sono stati analizzati nell’ambito di convegni universitari anglosassoni e americani quali esempi di narrativa storica italiana; alcuni sono stati tradotti in inglese, francese e croato. Insegna presso il liceo Malignani di Udine, conduce laboratori di scrittura creativa, collabora con riviste culturali e continua a occuparsi di microstoria.