Alexandria Ocasio-Cortez. La giovane favolosa, People 2019
È la storia appunto di Alexandria Ocasio-Cortez che viene eletta alla House of Representatives per il 14° Distretto di New York. È la più giovane donna mai eletta al Congresso degli Stati Uniti. Solo qualche mese prima ha sbaragliato alle primarie democratiche Joe Crowley, uno dei più potenti politici americani. Questa è la storia di una ragazza del Bronx, costretta dalle sue vicende familiari a lavorare 18 ore al giorno come cameriera, che diventa nel giro di pochi mesi uno degli astri nascenti della politica d’oltreoceano, tanto che il TIME l’ha inserita nella lista delle "100 persone più influenti del 019". Attraverso una meticolosa ricerca tra i suoi discorsi pubblici, i suoi tweet, i suoi interventi in Aula, le sue interviste e apparizioni televisive, in "Alexandria Ocasio-Cortez. La giovane favolosa", edito da People, Franz Foti racconta con le parole di AOC – come è ormai ribattezzata – la storia, le campagne, le idee, lo stile e il linguaggio di una delle figure politiche più in vista del panorama statunitense e mondiale.
Francesco Foti, 34 anni, è traduttore, social media manager, copywriter e consulente creativo. Alexandria Ocasio-Cortez. La giovane favolosa, uscito il 22 di agosto, è il suo libro più recente. Ha pubblicato con Giuseppe Civati e Stefano Catone Giorni migliori. Manifesto per cambiare l’Italia (Imprimatur, 2017), con People ha pubblicato Per cosa ci battiamo. Parole d’ordine della nuova sinistra statunitense, ha curato i testi de La banalità del ma di Mauro Biani, e la traduzione di La sfida più grande. La strada verso una società più giusta di Bernie Sanders.
Irene Pascoletti, 22 anni, maturità conseguita al Malignani di Udine con indirizzo scientifico. Iscritta alla facoltà di Scienze Internazionali e diplomatiche dell'Università di Trieste. Da sempre appassionata di equitazione sia dressage che salto a ostacoli. Rientrata da poco da un'esperienza di volontariato internazionale in Brasile con l'associazione AIESEC.
Così noi sindacaliste Sikh combattiamo lo schiavismo
Vengono dal Punjab, India. Si ispirano a Di Vittorio, mitico capo della Cgil. Dai Castelli romani all’Agro pontino, queste donne coraggiose bussano a roulotte e baracche per rompere la catena dello sfruttamento. Guidano un furgoncino tra i campi arsi dal sole dove si raccolgono zucchine e pomodori a 3 euro l’ora, bussano alle porte di roulotte in cui si dorme ammassati e chiedono di rialzare la testa. Di denunciare chi ti considera solo un corpo da spremere. Sono le donne Sikh in maglietta rossa con il volto di Giuseppe Di Vittorio, il bracciante pugliese che si era affrancato dalla povertà; altre con il turbante colorato e il piccolo pugnale, come la fede impone. Figlie, madri, sorelle degli schiavi del XXI secolo a meno di cento chilometri dalla Capitale del nostro Paese.
Floriana Bulfon, giornalista freelance, si occupa di inchieste su criminalità organizzata e terrorismo internazionale. Scrive per ‘L’Espresso’, ‘La Repubblica’ e testate estere. È inviata per ‘Rai 1’ e collabora con I dieci comandamenti di ‘Rai 3’. È autrice di “Grande Raccordo Criminale”, libro che ha descritto in anticipo il sistema di Mafia Capitale, e del graphic novel “Il Buio, la lunga notte di Stefano Cucchi”. Ultimo, “Casamonica, la storia segreta”. Ha realizzato inoltre i documentari ‘Invisibili’ e ‘Vite sospese’ promossi da UNICEF e ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
Kaur Hardeep Laura è nata a Cori in provincia di Latina, 32 anni fa. Ha iniziato come interprete nelle scuole elementari ai bambini indiani. Diventa mediatrice interculturale e lavora per anni (come volontaria, servizio civile, o altri progetti) nei servizi sociali del proprio Comune, aiutando la comunità indiana nella burocrazia, con molti progetti per favorire ed incentivare l’integrazione reale dei ragazzi di origini straniere. In seguito ha iniziato una collaborazione con la Cgil, mentre lavorava come Operatore socio sanitario in un centro diurno per ragazzi con disabilità grave e gravissima. La collaborazione con la Cgil è diventata più importante e attualmente è funzionaria della Flai (lavoratori agricoli e dell’industria alimentare). Lo scorso anno ha avuto il privilegio di incontrare Papa Francesco in udienza privata conseguente alla collaborazione a un progetto di una piccola casa produttrice indipendente con la quale abbiamo realizzato il Docufilm THE HARVEST, che la vita delle comunità Sikh stanziate stabilmente nella zona dell’Agro Pontino e il loro rapporto con il mondo del lavoro.
Alex Pessotto, giornalista de Il Piccolo per le pagine di Gorizia e Monfalcone nonché per quelle culturali. Collabora con l’’Accademia Europeista’ occupandosi di integrazione europea con particolare attenzione ai suoi aspetti socio-economici.
Il codice del disonore. Donne che fanno tremare la 'ndrangheta. Einaudi, 2019
D come Disonore. Quello degli uomini di 'Ndrangheta che per difendere l'onore mafioso non esitano a uccidere le proprie figlie. Questo libro nasce da un fenomeno recente di grande importanza: per la prima volta nella storia della 'Ndrangheta le figlie e le mogli dei boss collaborano con la giustizia denunciando le loro famiglie. Lo fanno per strappare i propri figli a un ineluttabile destino criminale, ma soprattutto per sfuggire loro stesse al "codice d'onore". Si tratta delle linee guida dei membri della mafia calabrese che si definiscono, a loro volta, uomini d'onore. Direttive che servono a far carriera nel crimine, tramandate per via orale e che negli ultimi decenni hanno trovato conferme scritte o sono state riferite agli inquirenti dai collaboratori di giustizia. Un esempio è la vendetta che incombe sulle donne di 'Ndrangheta che tradiscono il marito o la famiglia: la morte. Un rito feroce di cui i padri devono farsi garanti per rimediare "all'onta" subita, in nome di ciò che emancipazione, cultura e buonsenso definirebbero più come "codice del disonore".
Dina Lauricella Dina Lauricella, palermitana, vive a Roma. Ha collaborato con «La Repubblica», «L’Espresso» e «il Fatto Quotidiano». Dopo un’intensa esperienza a Radio Capital arriva in Rai nel 2003 e nel 2007 entra a far parte della squadra di inviati di Michele Santoro firmando diversi speciali fra i quali: Inferno Atomico con Sandro Ruotolo, premiato dalla critica all’Ilaria Alpi; Cosa Vostra dove intervista per la prima volta in tv il figlio del super boss Provenzano, e Stato Criminale con ospite il collaboratore chiave del processo Borsellino. Quest’ultimo trae spunto dal libro di cui è autrice insieme a Rosalba Di Gregorio, Dalla parte sbagliata. La morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di via D'Amelio (Castelvecchi 2014, 2018) che si è aggiudicato il premio Marco Nozza per il giornalismo d’inchiesta. Nel 2014 vince il premio nazionale Paolo Borsellino (Targa del Presidente della Repubblica) per il giornalismo. Oggi collabora con Federica Sciarelli al programma «Chi l’ha visto?» di Rai3.
Luana De Francisco è giornalista al Messaggero Veneto e si occupa da quasi un decennio di cronaca giudiziaria. Collabora con La Repubblica. Tra i casi trattati, la maxi truffa sui leasing dopati dalla Hypo Alpe Adria Bank e le bonifiche fantasma nella laguna di Grado e Marano. Vincitrice nel 2009 del primo premio nazionale “Silvia Trabalzini”. È coautrice del libro Mafia a Nord-Est (Bur 2015). È segretaria del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e componente dell’Osservatorio regionale antimafia.
È la storia appunto di Alexandria Ocasio-Cortez che viene eletta alla House of Representatives per il 14° Distretto di New York. È la più giovane donna mai eletta al Congresso degli Stati Uniti. Solo qualche mese prima ha sbaragliato alle primarie democratiche Joe Crowley, uno dei più potenti politici americani. Questa è la storia di una ragazza del Bronx, costretta dalle sue vicende familiari a lavorare 18 ore al giorno come cameriera, che diventa nel giro di pochi mesi uno degli astri nascenti della politica d’oltreoceano, tanto che il TIME l’ha inserita nella lista delle "100 persone più influenti del 019". Attraverso una meticolosa ricerca tra i suoi discorsi pubblici, i suoi tweet, i suoi interventi in Aula, le sue interviste e apparizioni televisive, in "Alexandria Ocasio-Cortez. La giovane favolosa", edito da People, Franz Foti racconta con le parole di AOC – come è ormai ribattezzata – la storia, le campagne, le idee, lo stile e il linguaggio di una delle figure politiche più in vista del panorama statunitense e mondiale.
Francesco Foti, 34 anni, è traduttore, social media manager, copywriter e consulente creativo. Alexandria Ocasio-Cortez. La giovane favolosa, uscito il 22 di agosto, è il suo libro più recente. Ha pubblicato con Giuseppe Civati e Stefano Catone Giorni migliori. Manifesto per cambiare l’Italia (Imprimatur, 2017), con People ha pubblicato Per cosa ci battiamo. Parole d’ordine della nuova sinistra statunitense, ha curato i testi de La banalità del ma di Mauro Biani, e la traduzione di La sfida più grande. La strada verso una società più giusta di Bernie Sanders.
Irene Pascoletti, 22 anni, maturità conseguita al Malignani di Udine con indirizzo scientifico. Iscritta alla facoltà di Scienze Internazionali e diplomatiche dell'Università di Trieste. Da sempre appassionata di equitazione sia dressage che salto a ostacoli. Rientrata da poco da un'esperienza di volontariato internazionale in Brasile con l'associazione AIESEC.
Così noi sindacaliste Sikh combattiamo lo schiavismo
Vengono dal Punjab, India. Si ispirano a Di Vittorio, mitico capo della Cgil. Dai Castelli romani all’Agro pontino, queste donne coraggiose bussano a roulotte e baracche per rompere la catena dello sfruttamento. Guidano un furgoncino tra i campi arsi dal sole dove si raccolgono zucchine e pomodori a 3 euro l’ora, bussano alle porte di roulotte in cui si dorme ammassati e chiedono di rialzare la testa. Di denunciare chi ti considera solo un corpo da spremere. Sono le donne Sikh in maglietta rossa con il volto di Giuseppe Di Vittorio, il bracciante pugliese che si era affrancato dalla povertà; altre con il turbante colorato e il piccolo pugnale, come la fede impone. Figlie, madri, sorelle degli schiavi del XXI secolo a meno di cento chilometri dalla Capitale del nostro Paese.
Floriana Bulfon, giornalista freelance, si occupa di inchieste su criminalità organizzata e terrorismo internazionale. Scrive per ‘L’Espresso’, ‘La Repubblica’ e testate estere. È inviata per ‘Rai 1’ e collabora con I dieci comandamenti di ‘Rai 3’. È autrice di “Grande Raccordo Criminale”, libro che ha descritto in anticipo il sistema di Mafia Capitale, e del graphic novel “Il Buio, la lunga notte di Stefano Cucchi”. Ultimo, “Casamonica, la storia segreta”. Ha realizzato inoltre i documentari ‘Invisibili’ e ‘Vite sospese’ promossi da UNICEF e ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
Kaur Hardeep Laura è nata a Cori in provincia di Latina, 32 anni fa. Ha iniziato come interprete nelle scuole elementari ai bambini indiani. Diventa mediatrice interculturale e lavora per anni (come volontaria, servizio civile, o altri progetti) nei servizi sociali del proprio Comune, aiutando la comunità indiana nella burocrazia, con molti progetti per favorire ed incentivare l’integrazione reale dei ragazzi di origini straniere. In seguito ha iniziato una collaborazione con la Cgil, mentre lavorava come Operatore socio sanitario in un centro diurno per ragazzi con disabilità grave e gravissima. La collaborazione con la Cgil è diventata più importante e attualmente è funzionaria della Flai (lavoratori agricoli e dell’industria alimentare). Lo scorso anno ha avuto il privilegio di incontrare Papa Francesco in udienza privata conseguente alla collaborazione a un progetto di una piccola casa produttrice indipendente con la quale abbiamo realizzato il Docufilm THE HARVEST, che la vita delle comunità Sikh stanziate stabilmente nella zona dell’Agro Pontino e il loro rapporto con il mondo del lavoro.
Alex Pessotto, giornalista de Il Piccolo per le pagine di Gorizia e Monfalcone nonché per quelle culturali. Collabora con l’’Accademia Europeista’ occupandosi di integrazione europea con particolare attenzione ai suoi aspetti socio-economici.
Il codice del disonore. Donne che fanno tremare la 'ndrangheta. Einaudi, 2019
D come Disonore. Quello degli uomini di 'Ndrangheta che per difendere l'onore mafioso non esitano a uccidere le proprie figlie. Questo libro nasce da un fenomeno recente di grande importanza: per la prima volta nella storia della 'Ndrangheta le figlie e le mogli dei boss collaborano con la giustizia denunciando le loro famiglie. Lo fanno per strappare i propri figli a un ineluttabile destino criminale, ma soprattutto per sfuggire loro stesse al "codice d'onore". Si tratta delle linee guida dei membri della mafia calabrese che si definiscono, a loro volta, uomini d'onore. Direttive che servono a far carriera nel crimine, tramandate per via orale e che negli ultimi decenni hanno trovato conferme scritte o sono state riferite agli inquirenti dai collaboratori di giustizia. Un esempio è la vendetta che incombe sulle donne di 'Ndrangheta che tradiscono il marito o la famiglia: la morte. Un rito feroce di cui i padri devono farsi garanti per rimediare "all'onta" subita, in nome di ciò che emancipazione, cultura e buonsenso definirebbero più come "codice del disonore".
Dina Lauricella Dina Lauricella, palermitana, vive a Roma. Ha collaborato con «La Repubblica», «L’Espresso» e «il Fatto Quotidiano». Dopo un’intensa esperienza a Radio Capital arriva in Rai nel 2003 e nel 2007 entra a far parte della squadra di inviati di Michele Santoro firmando diversi speciali fra i quali: Inferno Atomico con Sandro Ruotolo, premiato dalla critica all’Ilaria Alpi; Cosa Vostra dove intervista per la prima volta in tv il figlio del super boss Provenzano, e Stato Criminale con ospite il collaboratore chiave del processo Borsellino. Quest’ultimo trae spunto dal libro di cui è autrice insieme a Rosalba Di Gregorio, Dalla parte sbagliata. La morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di via D'Amelio (Castelvecchi 2014, 2018) che si è aggiudicato il premio Marco Nozza per il giornalismo d’inchiesta. Nel 2014 vince il premio nazionale Paolo Borsellino (Targa del Presidente della Repubblica) per il giornalismo. Oggi collabora con Federica Sciarelli al programma «Chi l’ha visto?» di Rai3.
Luana De Francisco è giornalista al Messaggero Veneto e si occupa da quasi un decennio di cronaca giudiziaria. Collabora con La Repubblica. Tra i casi trattati, la maxi truffa sui leasing dopati dalla Hypo Alpe Adria Bank e le bonifiche fantasma nella laguna di Grado e Marano. Vincitrice nel 2009 del primo premio nazionale “Silvia Trabalzini”. È coautrice del libro Mafia a Nord-Est (Bur 2015). È segretaria del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e componente dell’Osservatorio regionale antimafia.